Volo Royal Air Maroc 630
Volo Royal Air Maroc 630 | |
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Un ATR 42 simile a quello coinvolto | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 21 agosto 1994 |
Tipo | Azione deliberata del comandante |
Luogo | Vicino a Izounine |
Stato | Marocco |
Coordinate | 30°36′00″N 9°19′00″W |
Numero di volo | AT630 |
Tipo di aeromobile | ATR 42-312 |
Operatore | Royal Air Maroc |
Numero di registrazione | CN-CDT |
Partenza | Aeroporto di Agadir-Al Massira, Agadir, Marocco |
Destinazione | Aeroporto di Casablanca-Muhammad V, Casablanca, Marocco |
Occupanti | 44 |
Passeggeri | 40 |
Equipaggio | 4 |
Vittime | 44 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il volo Royal Air Maroc 630 era un volo passeggeri nazionale di linea marocchino che il 21 agosto 1994 si schiantò circa dieci minuti dopo il decollo dall'aeroporto di Agadir-Al Massira. Tutti i 44 passeggeri e l'equipaggio a bordo rimasero uccisi. All'epoca, fu il peggior incidente aereo coinvolgente un ATR 42. La successiva indagine portò a capire che l'incidente fu deliberatamente causato dal comandante.[1]
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il velivolo coinvolto era un ATR 42-312, marche CN-CDT, numero di serie 127. Volò per la prima volta nel 1989 e venne consegnato a Royal Air Maroc nel marzo dello stesso anno. Era spinto da 2 motori turboventola Pratt & Whitney Canada PW120. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva circa cinque anni.[2][3]
L'equipaggio
[modifica | modifica wikitesto]Il comandante era Younes Khayati, 32 anni, con 4 500 ore di esperienza di volo. Il primo ufficiale era Sofia Figuigui.[4]
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]Il volo 630 era un volo di linea da Agadir a Casablanca, in Marocco. Dopo circa dieci minuti dall'inizio del volo, mentre saliva a 16 000 piedi (4 900 m), l'aereo entrò in una ripida picchiata e si schiantò in una regione montuosa dell'Atlante a circa 32 chilometri a nord di Agadir.
Il luogo dello schianto era a Douar Izounine. Tra i 40 passeggeri a bordo c'erano un principe kuwaitiano e sua moglie. Il principe era il fratello di Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, ministro della difesa del Kuwait. Almeno 20 dei passeggeri non erano marocchini. Questi includevano otto italiani, cinque francesi, quattro olandesi, due kuwaitiani e un americano.[5]
Le indagini
[modifica | modifica wikitesto]La commissione che indagò sull'incidente appurò che il pilota automatico dell'ATR 42 fu intenzionalmente disattivato dal comandante Khayati, che fece poi deliberatamente schiantare l'aereo.[6] Un sindacato contestò la spiegazione del suicidio.[7] All'epoca, l'incidente fu il peggiore che coinvolse un ATR 42.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident ATR 42-312 CN-CDT Tizounine, su aviation-safety.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) CN-CDT Royal Air Maroc ATR 42, su planespotters.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) Royal Air Maroc CN-CDT (ATR 42/72 - MSN 127) | Airfleets aviation, su airfleets.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) Pilot's Death Wish Doomed Moroccan Plane; Romantic Problems Cited, su AP NEWS. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) Kuwaiti price dies in air crash, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) Crash that killed 44 was a pilot suicide, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.
- ^ (EN) Prove suicide accusation, union tells crash probers, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.